Orasul Iasi si manastirile din Bucovina (preturile excursiei in josul paginii)
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Această vizită este condusă de Alfredo Ferrari
Premiato come miglior Guida turistica 2024 dal Governo Moldavo
[Excursie cu durata de 2 zile. cu noapte în Gura Humorului - Hotel Best Western**** sau echivalent]
Prima zi:
08:00 Întâlnire cu ghidul și plecare cu microbuzul „de lux” spre Iași trecând prin granița Sculeni
Ora 11:00 Sosire la Iasi si vizitare a orasului cu opriri speciale la Biserica celor Trei Ierarhi, cel mai cunoscut monument al orasului, o capodopera a artei religioase mature din Moldova, si la Biserica Goliat, una dintre cele mai cunoscute. monumente interesante din regiune
13.30 Prânz într-un restaurant din oraș, la final plecare spre regiunea Bucovina
Ora 16.00 Vizită la Mănăstirea Humorului și la Biserica Voronet, cunoscută drept „bijuteria Bucovinei” și, de asemenea, „Capela Sixtină a Răsăritului”. Seara ajungem la Gura Humorului. Cazare in camere rezervate, cina si cazare.
Secondo giorno: prima colazione in hotel
Ore 09:00 Partenza per intera giornata di completamento della visita ai Monasteri della Bucovina, forse l'itinerario più interessante della Romania, certamente il più importante per l'arte. La Bucovina conobbe la sua epoca d'oro sotto i regni di Stefano il Grande e di Petru Rares dal 1457 al 1546, i primi difensori della Cristianità contro i Musulmani. Visita al Monastero Moldovita, chiamato "foglio di pergamena immerso nell'azzurro", al Monastero Sucevita, il "gioiello verde", deposto tra dolci colline e praterie, cinto da mura, il meglio conservato della Romania. Seconda colazione in corso di escursione nei pressi del Monastero di Sucevita. Visita alla fabbrica artigianale della ceramica e terracotta di Marginea. Proseguimento al Monastero di Putna, fondato per la propria sepoltura da Stefano il Grande nel 1466.
Ore 18:00 circa Partenza per il ritorno a Chisinau previsto per le ore 23:00.
Iasi capoluogo del distretto omonimo e capitale della regione della Moldavia (o Moldova) rumena, ma storicamente anche di tutta quanta quella parte di Moldavia che oggi non è più territorio appartenente allo stato rumeno. Con i suoi 317.812 abitanti rappresenta, dopo Bucarest, il secondo comune più popoloso della nazione. È stata capitale del Principato di Moldavia da quando nel 1565 il principe Alexandru Lapusneanu la spostò qui da Suceava. In seguito tra il 1859 e il 1862 assieme a Bucarest rappresentava le capitali dei Principati Uniti di Moldavia e Valacchia che fu la base poi dello stato moderno di Romania riconosciuto nel 1862 con la capitale stabilita a Bucarest. Durante i secoli la città di Iasi è stata più volte incendiata: nel 1513 dai Tartari, nel 1538 dagli Ottomani, nel 1686 dalle truppe dell'Impero russo mentre nel 1734 è stata colpita dalla peste. Durante il periodo della Prima guerra mondiale tornò ad essere nuovamente la capitale del paese che il 6 dicembre 1916 aveva subito l'occupazione della Valacchia da parte degli Imperi centrali e, una volta liberata Bucarest nel Novembre del 1918, la capitale fu di nuovo e definitivamente trasferita. Nel Maggio del 1944 Iasi fu teatro di feroci battaglie tra i rumeni, appoggiati dalla Germania nazista, contro l'Armata Rossa Sovietica che stava avanzando. Nella battaglia di Targu Frumos, nelle vicinanze di Iasi, l'unità d'elite nazista Panzergrenadier ottenne una vittoria importante che comunque non scongiurò la capitolazione della città lo stesso anno. Negli anni del dopoguerra le sorti della città furono le stesse della Romania, anche se nella rivoluzione del 1989 tra le grandi città del paese fu la meno coinvolta.
Monastero Humor Posizione: villaggio di Humor, distante 5 km da Gura Humorului, Suceava.
Il monastero di Humor è stato costruito nel 1530 dal cancelliere Teodor Bubuiog. Nel 1535 la pittura murala è stata realizzata da Toma da Suceava, un pittore famoso in quel tempo, ed ha come motivo centrale l'Assedio di Costantinopoli. Dominante è il colore rosso-mattone. Nel 1641 il Reggente Vasile Lupu ha aggiunto la cella campanaria. Il Monastero Humor ospita una collezione importante d'icone che risalgono al sedicesimo secolo.